• Io maurizio vezzoli vivo di fotografia dal 1977

  • 1968

    Comincio a interessarmi di fotografia quando mio padre anche lui appassionato, acquista una camera reflex, così un po’ per curiosità, un po’ per gioco comincio a maneggiarla, a utilizzarla, a vedere cosa succede.

  • 1972

    La prima svolta: mettendo insieme tutti i risparmi acquisto un mito di quegli ann: una Nikon F usata, completata da un primo ingranditore con tutta l’attrezzatura (allora indispensabile) per sviluppare e stampare in bianco & nero. Si parte! Camera al collo e rullini nella tracolla, il mondo è mio: le periferie, i mercati, gli amici sono i primi soggetti che mi attraggono.

  • 1977

    La seconda svolta: con l’amico e compagno di avventure fotografiche (e non solo) Gianni Ilardo affitto un seminterrato a Varese (seminterrato si, ma in pieno centro storico) e inizio l’attività di fotografo professionista.

  • 1980

    Primo viaggio intercontinentale, scopro l’India e il Nepal, luoghi che hanno un grande impatto su di me. A livello di fotografia sono luoghi ancora vergini dove l'atto del fotografare, o meglio dell'essere fotografati, trova grande disponibilità da parte delle persone e suscita orgoglio e divertimento. Le persone si sentono importanti, io trovo meravigliosa questa disponibilità sia di volti che di situazioni e paesaggi inusuali che sembrano tutti straordinari e irripetibili.

  • 1982

    Comincio a frequentare e collaborare con il mondo delle grandi agenzie pubblicitarie di Milano.

  • 1983

    Dopo quasi un anno di preparazione affronto la grande avventura di un viaggio in moto nel Sahara algerino sulle orme della mitica Paris-Dakar che in quegli anni gode di grande popolarità e attrattiva. Sono cinque settimane di molte emozioni e diversi soggetti fotografici tutti interessanti: svegliarsi all'alba in mezzo alle dune o viaggiare in compagnia dei primi clandestini diretti in Libia e poi in Europa, esplorare i mercati dei mitici Tuareg.

  • 1985

    Viaggio molto, specialmente nei paesi del Mediterraneo come Grecia e Turchia, e fotografo tanto, oltre al lavoro pubblicitario sviluppo grande curiosità e golosità per i cibi e i luoghi dedicati al cibo come i mercati e i produttori piccoli e grandi, perchè fotografare è un po' come assaggiare. Un altro mondo che frequento per le molte possibilità fotografiche che offre è quello dello spettacolo: teatri, concerti, sport come il basket [che trovo uno sport molto più teatrale rispetto ad altri]. Io sono sempre sotto il palco, dentro i camerini, a bordo campo e fotografo.

  • 1986

    Mi sposo e comincio a vivere in pianta stabile a Milano da cui non mi muoverò più. Continuo a fotografare e viaggiare e soprattutto vedere e scoprire le forme e le luci che animano e formano il mondo, sempre mediati dalla fotografia.

  • 1988

    Primo viaggio negli Stati Uniti, ovviamente a New York e naturalmente provo grande stupore, è l’occasione per scattare tantissime foto: dai musei (il MoMa!) alla scoperta di nuove attrezzature (il mitico B&H Photo Video sulla 9 ave.) e l'esagerata quantità di libri e pubblicazioni (Barnes&Nobles e le piccolelibrerie del Photo District giù dopo la 23ma).

  • 1989

    La prima figlia, una grande emozione e moltissime fotografie, seguiranno nel 1991 e nel 2000 altri due bellissimi “bambini” che rapidamente (troppo rapidamente) diventeranno ragazzi, ragazze, e poi uomini e donne (e cominceranno a guardarmi con sufficienza evidenziando i miei errori...).

  • 1995

    Con altri dodici fotografi "pazzi" fondo la Fotografi Associati che editerá Taglia&Incolla la prima collana italiana di fotografie digitali royalty-free. L’editore ė Olivetti e i partner sono i giganti Kodak e Apple. Arrivano le prime esperienze di fotografia digitale, con tutti i ragionamentiche ne conseguiranno sull'evoluzione del mio lavoro e della pratica fotografica.

  • 1996

    Finalmente ho un grande studio (e un sacco di debiti….) nel centro di quella che diventerà la leggendaria Zona Tortona a Milano, ancora più fotografie (sempre più digitali) e ancora più soggetti diversi: dai maglioni di Missoni Sport ai salami Galbani fino alla Ferrari di Shumacher. Poi tutti gli anni ad aprile c’è il Fuorisalone che cresce e diventa un grande momento di stimolo culturale e visivo, una vera festa per gli occhi. Mi dedico sempre a viaggi legati sia ad impegni professionali, ma anche alla curiosità e a continui ragionamenti sulle possibilità della fotografia: questo meraviglioso e potente strumento espressivo.

  • 1998

    Comincio a collaborare con la più interessante insegna della grande distribuzione italiana, con una grande disponibilità a innovare e soprattutto... è la più buona! Ho così modo di sperimentare moltissimo specie nel campo della Foodphotography.

  • 2001

    Moltissima fotografia di cibo e tempo passato proprio lì dove il cibo, nasce e viene prodotto: nelle cascine, nelle cucine di piccoli e grandi ristoranti, nei laboratori artigiani, fino alle grandi industrie alimentari, frequento anche annualmente l'arcipelago delle Eolie, su cui comincio a accumulare molto materiale fotografico, piuttosto diverso dai miei reportage realizzati all'estero.

  • 2006

    Il misterioso Giappone, bellissimo e straniante, notti intere a fotografare lo Tsukuji Market (adesso purtroppo scomparso) e i suoi stranissimi abitanti: sia pesci che umani.

  • 2008

    Mi ritrovo a stare molto negli Stati Uniti dove faccio una interessante esperienza diretta nel mondo della ristorazione sempre occupandomi di fotografie e comunicazione, ma arrivando anche ad occuparmi di ricette, menu e store-design. Girare in questo continente di luoghi e persone tanto diverse, è una grandissima esperienza di formazione accompagnata come sempre nella mia vita da tanta fotografia.

  • 2012

    La mia prima mostra a Ginevra in una location nel centro città, fantastico pubblico, mesi di selezioni, dubbi, discussioni sui soggetti da presentare si concretizzano finalmente nel piacere e lo stupore di fare cose che piacciono agli altri.

  • 2013

    Ripropongo a Venezia About food la collezione già presentata a Ginevra in una location meravigliosa: i Magazzini del Sale a Dorsoduro. Quanto sono interessanti i muri in mattoni di queste costruzioni così antiche e quanto é piacevole girare e fotografare in questa città monumento.

  • 2015

    Con l'Expo Milano si ripropone come un grande set di reportage di design architettura ed eventi, colgo l'occasione per realizzare moltissime fotografie, cui dovrò trovare una collocazione e un utilizzo nel prossimo futuro.

  • 2016

    Mi occupo della campagna di apertura del nuovissimo Iper Arese, ancora tanta foodphotography ma anche molta architettura e le prime interessantissime esperienze con il video.

  • 2017

    Cambio casa, cambio studio, cambio quartiere ma sono sempre a Milano, riesco a ricavarmi più tempo per girare e fotografare, riscopro la città e riesco a pubblicare finalmente il libro (meglio il Quaderno) che avevo in testa da tempo: "Le Eolie il mare è la cucina", dove presento il bello di queste isole e così come il buono della loro fantastica gastronomia.

  • 2019

    Sul filo del COVID riesco ad esporre il lavoro delle Eolie a Palazzo Gromo Losa a Biella, subito dopo nel 2020 sono anche al MIA Fair nella prima edizione di riapertura post-pandemia.